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CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

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La chiesa di S. Giovanni Battista è la chiesa madre di Ceccano e il più antico luogo di culto cristiano della città, nonché uno dei più antichi della Ciociaria. Il Battista fu infatti uno dei primi santi venerati dai fabraterni. Il primo luogo di culto risalirebbe all'età paleocristiana. Nel 720 la chiesa di S. Giovanni Battista fu probabilmente distrutta durante l'assedio del longobardo Astolfo. L'impianto medievale della chiesa doveva essere di tipo romanico e con il passare dei secoli dovette subire alcuni aggiornamenti in senso gotico. Questa fase si può riconoscere nelle strutture del campanile e della cappella dedicata alla Vergine. L'ingresso e la facciata principale erano situati verso la Piazza Vecchia. Nel 1180 la chiesa fu distrutta da un incendio e ricostruita molto presto visto che, nel 1196, il vescovo di Anagni, giunto a Ceccano per la consacrazione di S. Maria a Fiume, alloggiò nella chiesa di S. Giovanni. Siccome questa chiesa era citata nel testamento del Conte Giovanni de Ceccano si può dedurre che nel medioevo fosse la chiesa principale. Venne ricostruita nel 1587 secondo forme cinquecentesche, ma anche questo impianto venne modificato, perché la chiesa assunse nel 1745 un aspetto neoclassico su progetto di Giovan Battista Nolli. L'ultimo ampliamento, iniziato nel 1868, determinó un impianto planimetrico con transetto, invertendo la posizione dell'ingresso e della facciata principale. La nuova facciata, disegnata da Gaetano Rebecchini nel 1908, fu realizzata nel 1925. La collegiata al proprio interno presenta vari oggetti d’arte. Alcuni di questi sono contenuti nella cappella del tesoro situata a sinistra dell’entrata. Sono presenti tre altari lungo la navata destra: una dedicata alla natività, una alla madonna della Consolazione e uno a Sant’Antonio da Padova. 

 

                                                                                    Fonte: Katia Picano. Storica dell’arte

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